Con il dl Ristori il governo mette in campo aiuti tra i 4 e i 7 miliardi destinati alle attività che devono restare chiuse.
ROMA – Il Governo appronta il dl Ristori. L’esecutivo interviene a sostegno delle attività colpite dall’ultimo dpcm varato il 24 ottobre.
Chiusura alle 18
Da lunedì 26 ottobre fino al 24 novembre il Governo ha deciso di chiudere cinema, teatri, palestre, piscine e impianti sciistici. Stop anche a bar e ristoranti dopo le 18, anche la domenica e i giorni festivi.
L’incontro con le categorie
Prima del Consiglio dei Ministri, il Presidente del Consiglio ha incontrato i rappresentati delle categorie
“Nelle stesse ore in cui lavoravamo alle norme del Dpcm, abbiamo lavorato per far arrivare risorse in tempi record alle categorie penalizzate. Oggi alle 15 abbiamo un Cdm in cui approviamo un decreto con immediate misure di ristoro e indennizzi“, ha dichiarato il premier come riferito dall’Ansa.
“Il governo si assume le proprie responsabilità ed è giusto che il suo operato sia sindacato e sottoposto a critiche, ma se perdiamo di vista l’obiettivo di marciare tutti insieme nella stessa direzione per uscire dalla pandemia, rischiamo di aggravare la situazione nel Paese”.
Dl Ristori in Consiglio dei Ministri
Il governo varerà nel prossimo Cdm (27 ottobre 2020) un decreto con aiuti che oscillano tra i 4 e i 6, 8 miliardi. Previsti ristori fino al 200% delle perdite: dalla cancellazione dell’Imu per palestre e ristoranti, ai contributi a fondo perduto. Previste anche altre 6 settimane di Cig.
Trasporto aereo, richiesta di aiuti
Nel frattempo, anche le compagnie aeree private italiane lanciano un appello al governo, affinché vengano subito sbloccati i fondi di aiuto per il settore aereo già approvati con il decreto del 19 maggio 2020. A chiederlo sono Air Dolomiti, Blue Panorama Airlines e Neos. Con quel decreto, poi convertito in legge dal Parlamento, era stato approvato un intervento complessivo per 130 milioni di euro, ma tali fondi non sono ancora stati distribuiti.